martedì 26 luglio 2011

Il 22@

Il ‘22@’ é il progetto di trasformazione e rinnovamento urbano piú importante della cittá di Barcellona degli ultimi anni. Interessa una vasta area del distretto di Sant Martí con una estensione equivalente a 115 quadranti del cosiddetto‘Eixample’.
La denominazione ‘22@’ deriva dall’antica nomenclatura urbanistica ‘22a’ con la quale si identificavano anteriormente i terreni ad uso industriale. Conosciuta como la Manchester catalana questa zona era stata tra la fine del XIX e l’inizio del XXI il motore economico della cittá con le sue fiorenti industrie, trasferitesi poi, con il tempo, fuori dai limiti della cittá. La nuova denominazione simbolizza la trasformazione, che si sta portando avanti dall’anno 2000, di questi terreni industriali caduti in disuso in terreni ad uso misto, dove convivono edifici ad uso residenziale, terziario, spazi verdi e la ‘industria’ delle nuove tecnologie e della conoscenza. Parallelamente il progetto prevede l’implementazione di innovazioni nel campo della mobilitá e delle infrastrutture come per esempio:
-          la riorganizzazione viaria che differenzia le strade principali, per il trasporto pubblico ed il traffico intenso, e secondarie di minor traffico, cosí da controllare i livelli di contaminazione acustica derivanti dalla viabilitá;
-          la raccolta pneumatica dei rifiuti;
-          una rete centralizzata di climatizzazione (Districtclima);
-          la costruzione di tunnel sotterranei di servizio per acqua, luce, gas e telefono che permettono di riparare e migliorare le reti dei servizi senza necessitá di realizzare lavori nella via pubblica.


Il 22@, che implica un rinnovamento non solo urbano, ma anche economico e sociale, dove l’attivitá produttiva si mescola con la vita di quartiere, si propone, dunque, come nuovo modello urbano di alta qualitá, economicamente piú forte ed ecologicamente piú efficiente.
É ancora presto per parlare di risultati, ma il tempo ha qualcosa a che vedere con l’esito di un intervento di questo tipo o piuttosto l’esito dipende dall’approssimazione sociologica che, congiuntamente, sia stata effettuata? Le persone, la comunitá e l’ambiente, sia esso urbano o meno, costituiscono una realtá indissolubile. Ogni intervento effettuato su di un determinato spazio non puó prescindere dagli aspetti psicologici e sociali ad esso vincolati, dato che sono finalmente le persone, i gruppi, le comunitá, i diretti beneficiari della trasformazione di quello stesso spazio fisico.
Intervenire fisicamente non risulta sufficiente. Bisogna agire sul significato simbolico di quel determinato spazio, promuovendo nella popolazione il “sentirsi e definirsi come residente di una determinata zona” (Pol, E., Moreno, E. (1999), Nociones psicosociales para la intervención y la gestión ambiental. Barcelona. Edicions Universitat Barcelona) cosí da sviluppare in lei la cosiddetta “Urban Identity” di Lalli.
É solo allora che si potrá parlare realmente di nuovo modello urbano. (di Cabiria Tomat)